Di Mario Bamonte

Il Vangelo di domenica ci ha presentato la vicenda di un uomo in cerca della vita eterna, ovvero in cerca della felicità, il quale ricorre a Gesù per essere esaudito in questo desiderio del cuore.
Il papa all’Angelus, parlando di questo tale ha voluto soffermarsi su due movimenti di quest’uomo: il correre e l’andar via.
Egli va da Gesù correndo da Gesù, come annota l’evangelista Marco, la sua corsa è motivata dal bisogno che abitava il suo cuore, da quel desiderio di felicità che abita il cuore di ciascuno di noi. Gesù accoglie il desiderio dell’uomo e propone la sua “terapia”: “vendere tutto quello che ha, darlo ai poveri e seguirlo”. A tal punto, deluso e “scuro in volto”, la corsa lascia spazio all’andar via: possedeva infatti molte ricchezze.
Anche a noi Gesù propone la medesima “terapia”: vendere tutto, darlo ai poveri e seguirlo, ovvero, un invito quello di Gesù a spogliarci delle nostre false certezze e delle nostre false sicurezze e non “cadere nell’illusione di pensare che la risposta si trovi nel possesso delle cose materiali e nelle sicurezze terrene”, infatti Gesù ci ricorda che “la vera ricchezza è essere guardati con amore dal Signore”. La terapia di Gesù è quella di avere il coraggio di “rischiare l’amore”, ovvero di saperci spendere per gli altri e cercare il vero tesoro solo nello sguardo amorevole di Dio.

Mario Bamonte