Di Mario Bamonte

La liturgia di questa domenica ha proposto ai fedeli il miracolo compiuto da Gesù della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Di tale segno prodigioso il papa ha voluto soffermarsi su tre gesti di Gesù che sarebbero poi ritornati in occasione dell’ultima cena: offrire, rendere grazie e condividere.
Il miracolo di Gesù è reso possibile dall’offerta del ragazzo che condivide i suoi cinque pani e due pesci. Quello dell’offrire è “il gesto con cui riconosciamo di avere qualcosa di buono da dare, e diciamo il nostro “sì”, anche se ciò che abbiamo è troppo poco rispetto alle necessità”. Tale logica dell’offerta è ciò che avviene durante la Santa Messa “quando il sacerdote offre sull’altare il pane e il vino, e ciascuno offre sé stesso, la propria vita”, e allora avviene il miracolo più grande che esista: Lui che si fa presente in mezzo a noi.
Solo attraverso il primo gesto possiamo comprendere il secondo, il rendimento di grazie. Il riconoscere che tutto è Suo e che noi possiamo donare a Lui qualcosa di veramente prezioso: il nostro piccolo amore.
In ultimo il condividere, che nel banchetto eucaristico corrisponde alla Comunione. Ovvero al frutto del dono di tutti che è trasformato dal Signore in cibo per tutti. Momento quello della condivisione e della Comunione che “ci insegna a vivere ogni gesto d’amore come dono di grazia, sia per chi dà sia per chi riceve”.

Mario Bamonte