Effettuato, all’ospedale dell’Immacolata a Sapri, il primo inserimento in Campania di impianto totale in tantalio. La peculiarità dell’operazione risiede nella sua novità come “primo impianto” realizzato in Campania con le parti di tibia e femore in tantalio. Fino all’anno scorso, venivano impiantate solo protesi con la tibia in tantalio, mentre la protesi installata il 7 marzo dal primario dell’Ortopedia dell’Immacolata, Attilio Molinaro, è integralmente in tantalio.
«Il tantalio – ha spiegato il primario a Golfonetwork.it – è un metallo presente in natura, ha una elevatissima bio-compatibilità ed ottime capacità osteo-induttive ed osteo conduttive per la sua elevata porosità. Inoltre, tale materiale forgiato con particolare “design” per l’utilizzo nelle protesi di ginocchio, è in grado di mantenere l’elasticità simile all’osso circostante, che riduce al massimo il fenomeno dello stress Shielding, attuando una più fisiologica redistribuzione dei carichi. È proprio in questo contesto, che si verifica la necessità di utilizzare materiali protesici sempre più affidabili e che possano garantire, grazie ad una integrazione biologica, a livello dell’osso “ospite”, maggiori garanzie in termini di durata e affidabilità, riducendo i rischi di mobilizzazione asettica e di malattia da detriti».
L’intervento sul paziente dell’avellinese di 74 anni è durato circa un’ora. Il team che ha affiancato il primario Molinaro era composto dai medici ortopedici Luca Sodano e Marcello Cammilli, dagli anestesisti Ciro Saturno e Giuseppe Di Gregorio, e dall’infermiere specializzato Demetrio Curcio.
Si tratta della prima protesi di questo tipo ad essere stata impiantata in Campania. «Nulla di eccezionale, è semplicemente un fatto da annotare! – ha sottolineato il primario Molinaro – La particolarità è nel fatto che, in un piccolo ospedale come quello di Sapri, abbiamo superato un altro limite: siamo stati i primi ad utilizzare questa variante di protesi al ginocchio. L’operazione è andata bene. Il paziente sta bene, anche il periodo post-operatorio è stato regolare».
E aggiunge: «Nonostante la carenza di personale, soprattutto medici e fisioterapisti riabilitativi, abbiamo eseguito, dall’inizio dell’anno, circa 170 interventi, di cui circa 40 protesi su pazienti non residenti; molti di essi giungono dalle regioni vicine. Pertanto, l’Ospedale di Sapri si è guadagnato un proprio spazio nel panorama della sanità di qualità, confermandosi come un punto chiave, con una notevole mobilità “attiva”, diventando un punto di riferimento per coloro che necessitano di interventi importanti senza dover intraprendere costosi viaggi verso ospedali del Nord, trovando vicino a casa loro accoglienza, sicurezza, umanità, professionalità e disponibilità, aspetti che ci vengono riconosciuti da molte parti».
Per le foto si ringrazia Pino Di Donato e Golfonetwork.it