Laboratori, campi estivi, corsi di formazione: ecco come cresce e si sviluppa la comunità educante.
Sono stati 529, in otto mesi (4 aprile – 30 novembre), i partecipanti alle attività di Panthakù.com, il progetto con capofila Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Nato come proseguimento di “Panthakù. Educare dappertutto”, selezionato sempre da Con i Bambini sul primo bando emesso “adolescenza”, il progetto si snoda attraverso diverse attività pensate su misura per far crescere in termini di consapevolezza e di relazione la comunità educante.
IL PROGETTO. Panthakù.com è una chiamata alla partecipazione attiva. La comunità educante, intesa come comunità locale di attori (famiglie, scuola, singoli individui, reti sociali, soggetti pubblici e privati), è chiamata a prendere consapevolezza della propria responsabilità educativa, e a costruire alleanze per rispondere in modo integrato alla pluralità e alla complessità dei bisogni dei suoi componenti più giovani, in particolar modo di quelli più fragili. Ecco quindi che Panthakù.com vuole stimolare la comunità di quartiere a generare valore e capitale sociale, attraverso la co-progettazione di attività ludiche, ricreative ed educative, realizzate spontaneamente, con un approccio partecipato e intergenerazionale, affinché il dialogo e la partecipazione siano sempre più vivi. Bambini e bambine, ragazze e ragazzi, famiglie, sono non più solo destinatari dei servizi, ma anche protagonisti e attori delle iniziative programmate e attivate.
LE ATTIVITA’. In stretta collaborazione con l’Istituto Comprensivo Calcedonia e il Comune di Salerno, attraverso l’Assessorato alle Politiche Sociali e Giovanili, Panthakù.com parte ricominciando dal gruppo informale di genitori volontari nato dal precedente progetto, che ha deciso di proseguire l’impegno iniziato con “La banca delle abilità” coordinata da Ai.Bi., attivandosi in prima persona per il quartiere di riferimento del progetto, il quartiere Calcedonia-Irno. A mamme e papà è stato chiesto di mettere a disposizione le proprie competenze e i propri interessi per tenere dei laboratori rivolti ad altri genitori e soprattutto ai minori, tesi a implementare le conoscenze dei più piccoli, a far sentire tutti parte di una squadra e a potenziare le relazioni interpersonali. 9 genitori volontari hanno quindi coinvolto 83 minori e 31 adulti che hanno seguito, presso la sede dell’Associazione A.O.S. Associazione Operatori della Solidarietà e l’IC Calcedonia, i corsi di: informatica di base, cake design, scacchi, teatro in inglese, letture animate, miti greci, piante e natura, arte della ceramica, esperimenti scientifici.
Grazie al coinvolgimento degli ETS del territorio, realizzato anche con il supporto di Sodalis ETS CSV Salerno, si è inaugurato un nuovo ciclo di incontri che, da un lato danno la possibilità alle famiglie di conoscere le associazioni del territorio, e dall’altro alle associazioni di far vedere le attività che realizzano. Nel periodo di monitoraggio è stato realizzato quindi un primo incontro con l’Associazione “Il Guiscardo”, con partecipanti 3 minori e 11 adulti. Sfruttando il gioco, si è offerto ai genitori nuovi stimoli e li si è invitati ad ampliare i propri orizzonti, oltre che a cogliere un’occasione di svago e di condivisione con altre persone. L’incontro si è tenuto presso gli spazi della chiesa di San Paolo Apostolo, aperta grazie al parroco Don Carmine De Angelis agli incontri di rete del progetto.
Sono stati poi organizzati corsi sulle soft e life skills a cura di PR.I.S.M.A. Società Cooperativa Sociale – ETS, uno pensato su misura per gli adulti (in totale 14 i partecipanti) e l’altro per i minori (5 bambini facenti parte della comunità ortodossa di Salerno); due campi estivi tenuti dalla Rari Nantes Salerno e dal CSI Salerno, con la partecipazione di 34 bambine e bambini, con lo scopo di divulgare, attraverso i valori dello sport, l’importanza del fare rete e di accogliere le diversità, anche nell’ottica di un percorso mirato alla lotta contro il bullismo e le discriminazioni.
Quattro invece gli eventi di sensibilizzazione nel quartiere che hanno visto la partecipazione complessiva di 324 persone tra grandi e piccoli: a cura dell’Associazione Mano nella Mano, una Notte bianca sulla Lungoirno, la Giornata del verde con i nonni presso l’istituto scolastico Calcedonia, la caccia al tesoroal Parco Pinocchio, mentre a cura del Gruppo Logos la Giornata con gli stranieri che ha visto presente una rappresentanza della chiesa ortodossa di Salerno con l’obiettivo di creare una rete tra diversi soggetti nel segno dell’inclusione.
Infine grande successo ha registrato il percorso di capacity building dedicato al privato sociale e realizzato dalla Fondazione Carisal e da Vela Centro Servizi Sociali e articolato in tre cicli, uno per i partner di progetto con 10 partecipanti e altri due rivolti agli enti territoriali (5). Tra le tematiche trattate, lo scambio di buone pratiche sul lavoro di rete; l’analisi dei punti di forza, delle opportunità e delle minacce per ciascun operatore del terzo settore; il brainstorming sul fabbisogno dell’ente rispetto alla comunicazione interna ed esterna; la discussione sulle strategie comunicative utilizzate e le esercitazioni su possibili nuove da implementare; l’indicazione di strumenti operativi e pratici da usare per la diffusione della comunicazione all’esterno e per l’engagement degli stakeholder.