Il Tar di Salerno, con sentenza n. 3115/2023, pubblicata il 27.12.2023, ha accolto il ricorso che i consiglieri di opposizione di Santa Marina
avevano presentato contro il Comune, dopo che il 16 giugno 2022 l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Fortunato aveva approvato un nuovo regolamento del consiglio comunale, e ha annullato sei articoli del documento al centro dell’azione giudiziaria. I consiglieri da subito avevano contestato l’eccessivo potere discrezionale conferito dal regolamento al sindaco/ presidente del consiglio e l’annullamento del ruolo della minoranza , impossibilitata ad assumere qualsiasi azione in consiglio a causa dell’innalzamento del numero minimo per la presentazione di mozioni, l’istituzione di commissioni speciali e temporanee, per la modifica dell’ordine di trattazione degli argomenti all’ordine del giorno e diverse altre prerogative. Ora il Tar ha accolto le censure mosse dai consiglieri, rappresentati in giudizio dall’avvocato Pasquale D’Angiolillo, a diversi articoli del regolamento con una sentenza che entrando per la prima volta così nello specifico delle prerogative proprie dei consiglieri comunali, fa giurisprudenza. Il TAR ha evidenziato che effettivamente al sindaco/ presidente del consiglio veniva concesso troppo margine di discrezionalitĂ , avendo addirittura anche la possibilitĂ di intervenire oltre il regolamento stesso, nei casi in cui dovessero verificarsi situazioni non previste. Il Tribunale, accogliendo le tesi della minoranza di Santa Marina, afferma invece che: ” la potestĂ di decidere sulle eventuali lacune o questioni interpretative della disciplina regolamentare non può essere sottratta all’organo” consiliare.
Il TAR impone anche al Comune il rispetto dei termini per il deposito della documentazione da rendere consultabile ai consiglieri, vista la prassi dell’ente di convocare venerdì il consiglio comunale previsto per il lunedì successivo, e definisce i numeri necessari sia per l’istituzione delle commissioni speciali ( un quinto dei consiglieri e non un terzo!), sia per altre azioni in consiglio comunale e per le mozioni, queste ultime facoltĂ anche di un singolo consigliere, e non, come predisposto dal nuovo regolamento comunale, di un numero minimo di 4 consiglieri.
Nella sentenza si legge che, in base al diritto di presentare proposte, mozioni, interrogazioni e interpellanze sancito dall’art. 43 del TUEL, “i consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio”, risultando pertanto ILLEGITTIMA la determinazione di un “QUORUM” .
Il Tribunale amministrativo si spinge oltre e anche su ulteriori articoli del regolamento spiega come devono essere interpretati, in coerenza con lo Statuto comunale e comunque in linea sempre con una lettura che garantisce le prerogative dei consiglieri.
“Hanno vinto la democrazia e la legalitĂ - hanno commentato i consiglieri di opposizione di Santa Marina- il Tar ha dimostrato ancora una volta la validitĂ delle nostre ragioni e la irregolaritĂ degli atti di questa amministrazione , spesso bocciati come illegittimi, quando posti al vaglio delle autoritĂ competenti. Viene ripristinata così la naturale dialettica politica all’interno del consiglio comunale che era stata annullata con un delirio di onnipotenza. Un ringraziamento particolare all’avvocato D’Angiolillo, professionista preparato e scrupoloso, che ha capito il valore di questa battaglia.”
“Ho avuto piena consapevolezza del rilievo della vicenda affidatami- ha detto l’avvocato Pasquale D’Angiolillo- anche per aver vissuto personalmente l’esperienza di consigliere nel mio Comune. La decisione del Tar offre un contributo giurisprudenziale di assoluto valore sul piano processuale e sostanziale, avendo scandagliato, con dovizia di particolari, sia il tema della legittimazione dei consiglieri comunali ad impugnare, in via eccezionale, provvedimenti dell’organo di appartenenza, sia la questione specifica di merito attinente all’illegittimitĂ di svariate disposizioni del regolamento del consiglio comunale di Santa Marina che ponevano limitazioni al libero e consapevole esercizio del mandato da parte degli eletti, tanto come singoli quanto come aderenti al gruppo consiliare di minoranza. L’annullamento delle norme illegittime restituisce, dunque, il pieno diritto d’iniziativa ai componenti della massima assemblea comunale, ristabilendo l’equilibrio dialettico interno all’organo, in coerenza con i principi democratici sui quali fonda l’ordinamento degli enti locali”.
Il caso era stato sollevato a seguito dell’acceso consiglio comunale di aprile 2022 quando in piĂą di un’occasione, in spregio al vecchio regolamento, il sindaco cercò di zittire ed espellere i consiglieri di opposizione. In quella seduta si arrivò persino alla requisizione dei cellulari di tutti i consiglieri. Una vicenda che è stata sottoposta anche al vaglio della magistratura penale. La minoranza si appellò al vecchio regolamento invalidando le azioni del presidente del consiglio. Qualche tempo dopo, nel giugno 2022, l’amministrazione comunale portò in consiglio e votò il nuovo regolamento, poi impugnato dai consiglieri di opposizione.