Ć stato condannato per la morte di Francesco Veneroso, 64enne di Pisciotta. Lāoperaio nel 2011 precipitĆ² dal tetto di una abitazione di Palinuro dove stava eseguendo dei lavori
Accusato di omicidio colposo ĆØ arrivata la condanna bis per Giovanni Marrazzo. Per lāimprenditore di Palinuro, difeso dallāavvocato Agostino De Caro, la Corte di Appello di Salerno ha confermato la condanna a sette mesi di reclusione emessa in primo grado, nel 2021, dal Tribunale di Vallo, nella persona del giudice Rossella Setta. Marrazzo era finito sotto processo per la morte di Francesco Veneroso, 64enne di Pisciotta di cui era datore di lavoro. Lāoperaio nel 2011 precipitĆ² dal tetto di una abitazione di Palinuro dove stava eseguendo dei lavori. Lāuomo morƬ dopo due giorni dāagonia allāospedale San Luca. Per la sua morte vennero imputati con lāaccusa di omicidio colposo Giovanni Marrazzo, suo datore di lavoro, e la proprietaria del fabbricato e madre di Marrazzo, Giuseppa Stanziola, poi deceduta.
La corte di Appello, oltre ai sette mesi di reclusione, ha confermato anche il risarcimento dei danni, giĆ riconosciuto in primo grado con una provvisionale immediatamente esecutiva di 15mila euro ciascuno, in favore delle costituite parti civili, la moglie, i figli e il fratello di Veneroso, difesi dallāavvocato Franco Maldonato. Lāaccusa ha accolto lāistanza degli eredi, secondo i quali il Marrazzo aveva comandato al suo dipendente di realizzare il rifacimento del tetto dellāabitazione di proprietĆ della madre, senza aver predisposto adeguate opere provvisionali e adottato sistemi di protezione per evitare la caduta verso il vuoto.