Di Mario Bamonte

 

Il Vangelo di domenica si muove su due binari: l’invito al riposo rivolto ai discepoli e la compassione di Gesù per le folle. Il papa afferma che “sembrano due cose inconciliabili, l’invito a riposare e la compassione, e invece vanno insieme: riposo e compassione”.

Gesù infatti coglie nella stanchezza dei discepoli, e nostra, un pericolo: potrebbe venire meno l’entusiasmo della missione oppure, preoccupati dei risultati, potrebbe venire meno lo sguardo all’essenziale “rischiando di esaurire le nostre energie e di cadere nella stanchezza del corpo e dello spirito”.

Pertanto, condizione necessaria per provare la stessa compassione di Gesù nei confronti delle folle è il riposo, che ci libera dalla dittatura del fare, “è possibile [infatti] avere uno sguardo compassionevole, che sa cogliere i bisogni dell’altro, soltanto se il nostro cuore non è consumato dall’ansia del fare, se sappiamo fermarci e, nel silenzio dell’adorazione, ricevere la Grazia di Dio”.

 

Mario Bamonte