Di Mario Bamonte
Essere discepoli di Gesù non significa essere followers superficiali, ma “persone che si interrogano e si lasciano interpellare dalla sua Parola.”
Anche papa Francesco ha voluto concentrare il suo Angelus domenicale sul significato dell’essere discepoli di Gesù.
Cercare, dimorare e annunciare Gesù sono i tre verbi che egli ha utilizzato per aiutarci a comprendere cosa significhi essere Suoi seguaci.
Per essere discepoli, dunque, occorre partire da una ricerca, “avere un cuore aperto, in ricerca, non un cuore sazio o appagato”, proprio di chi è disposto a guardarsi dentro per rispondere alla domanda di Gesù: “Cosa stai cercando?”
Come per i primi discepoli, il desiderio del Cercatore è quello di dimorare; al discepolo non interessano “notizie o informazioni su Dio, oppure segni o miracoli”, ciò che desidera è soltanto stare con il Messia: “stare con Lui, rimanere con Lui, – sono parole di papa Francesco – questa è la cosa più importante per il discepolo del Signore”, poiché la fede non è un insieme di teorie, ma è essenzialmente l’incontro con una Persona.
Il cercare e il dimorare portano, di conseguenza, all’annunciare, poiché la forza dell’incontro con il Messia rende il cuore pieno di gioia e fa sentire “subito il bisogno di comunicare il dono ricevuto”.
Mario Bamonte