Omicidio di nonna Gilda. Per la nipote il Tribunale per i minorenni di Salerno ha deciso per la sospensione del procedimento con messa alla prova.

ƈ stata celebrata ieri mattina con rito abbreviato, lā€™udienza preliminare del processo per lā€™omicidio di via Tavernelle di Paestum, in cui perse la vita la 76enne Ermenegilda Candreva. Era il 7 novembre del 2022 quando il corpo dellā€™anziana fu ritrovato privo di vita allā€™interno della sua abitazione.
Unica imputata per la morte ĆØ la nipote della vittima, sedicenne allā€™epoca dei fatti, la quale assistita dal proprio difensore, lā€™avvocato Antonello Natale aveva giĆ  richiesto, nel corso della precedente udienza, la sospensione del procedimento con messa alla prova,
opportunitĆ  prevista dalla normativa in materia di processo penale a carico dei minorenni che prevede l’estinzione del reato in caso di esito positivo del percorso. Il Collegio, presieduto dal giudice Piero Avallone, valutata la personalitĆ  della ragazza e ritenendo sussistenti i presupposti di legge per la concessione del beneficio, allā€™esito di una accorata udienza ha dichiarato sospeso il procedimento per lā€™intera durata della messa alla prova revocando la misura cautelare. Soddisfatto lā€™avvocato della ragazza, che ha dichiarato ā€œLa messa alla prova per i minorenni ĆØ un istituto previsto dalla legislazione nellā€™interesse della SocietĆ . Nel caso specifico, dopo un lungo lavoro ĆØ stata fatta coincidere la veritĆ  storica con quella processualeā€. La 76enne fu uccisa a coltellate.
base all’esame autoptico Gilda Candreva fi stata raggiunta da sei fendenti, quattro alla schiena, uno alla nuca ed uno all’addome e due tagli. La nipote fu accusata di omicidio volontario aggravato da futili motivi e dal grado di parentela. Non fu contestata la premeditazione, dunque lā€™ipotesi investigativa ĆØ stata quella di unā€™aggressione dā€™impeto sfociata in tragedia al culmine di una violenta lite tra le due donne, anche in considerazione del fatto che la minore aveva riportato nella luta con la nonna una profonda ferita da arma da taglio al braccio, mentre tra le dita della vittima fu rinvenuta una ciocca di capelli dellā€™assassina, segno tangibile di una colluttazione. La 16enne prima rinchiusa nel carcere di Nisida venne poi trasferita presso una comunitĆ . La decisione arrivĆ² da parte del giudice dopo l’udienza di convalida nel corso della quale la giovane aveva rilasciato dichiarazioni spontanee. La morte di nonna Gilda ma soprattutto la modalitĆ  del suo decesso sconvolse lā€™intera comunitĆ .
L’anziana donna secondo le testimonianze di vicini e conoscenti era benvoluta in paese. Era una persona molto riservata soprattutto dopo la morte del marito.Ā Che cosa ĆØ realmente accaduto accaduto allā€™interno della casa di nonna Gilda in via Tavernelle resta in quelle mura. La motivazione del litigio fra la nonna e la nipote non ĆØ mai venuto fuori in maniera ufficiale. La ragazza disse che lā€™anziana lā€™aveva aggredita e che aveva dovuto difendersi.