La sete che ci abita e l’amore che ci disseta
Dall’arida terra di Mongolia, questa domenica il papa ha voluto incentrare le sue parole sulla sete che ci abita e l’amore che ci disseta.
Partendo dalle parole del Salmo 63: “Ha sete di te l’anima mia, desidera te la mia carne in terra arida, assetata, senz’acqua”, Francesco ha voluto leggerle come invocazione che ci accompagna nei deserti, spesso aridi, della nostra vita. Come il popolo di Israele, anche noi siamo “nomadi di Dio”, dei “viandanti assetati d’amore” in quel deserto della vita alla ricerca di un’acqua limpida che possa rinfrancare la nostra arsura, la nostra sete di felicita, poiché “ci portiamo dentro una sete inestinguibile di felicità; siamo alla ricerca di un significato e una direzione della nostra vita, di una motivazione per le attività che portiamo avanti ogni giorno; e soprattutto siamo assetati di amore, perché è solo l’amore che ci appaga davvero, che ci fa stare bene – l’amore ci fa stare bene –, che ci apre alla fiducia facendoci gustare la bellezza della vita”.
È capace di rispondere alla sete che ci abita, l’amore di Dio, il cuore della nostra fede: “contenuto della fede cristiana: Dio, che è amore, nel suo Figlio Gesù si è fatto vicino a te, a me, a tutti noi, desidera condividere la tua vita, le tue fatiche, i tuoi sogni, la tua sete di felicità”. Lasciarsi quindi inebriare dall’azione dello Spirito Santo e dalla Parola che “ci riporta all’essenziale, all’essenziale della fede: lasciarsi amare da Dio per fare della nostra vita un’offerta d’amore. Perché solo l’amore ci disseta veramente”.
Pertanto, capace di dissetare non è la logica del mondo, quel peccato di Pietro che è scandalo per Gesù”: “Se pensiamo che a dissetare le arsure della nostra vita bastino il successo, il potere, le cose materiali, questa è una mentalità mondana, che non porta a nulla di buono e, anzi, ci lascia più aridi di prima”.
È l’amore secondo la logica di Dio a dissetarci: “la via migliore di tutte è questa: abbracciare la croce di Cristo. Al cuore del cristianesimo c’è questa notizia sconvolgente, notizia straordinaria: quando perdi la tua vita, quando la offri con generosità in servizio, quando la rischi impegnandola nell’amore, quando ne fai un dono gratuito per gli altri, allora essa ti ritorna in abbondanza, riversa dentro di te una gioia che non passa, una pace del cuore, una forza interiore che ti sostiene”.
Mario Bamonte